SERGIO GUERRINI

  

 

Giovanissimo inizio a dipingere, poi, viaggiando spesso, anche a fotografare.

Negli anni la tecnica si trasforma, e anche la mia ricerca pittorica approfondisce le tematiche per legarsi ad una figurazione drammatica più adatta a denunciare l’incapacità dell’uomo di comunicare passioni e gioie con la sincerità e l’amore che meritano. Il segno si trasforma in una immagine del non detto mentre i colori diventano decisi e violenti per accompagnare la sofferenza incontrollata delle figure.

A volte proprio nelle espressioni più familiari trovo la rappresentazione della sofferenza e nella ricerca delle innumerevoli tematiche approfondisco la ricerca delle sue motivazioni per giungere finalmente alla liberazione dal dolore.

Ho sempre creduto che l’arte avrebbe risolto i problemi del mondo, ma ritrovando ancora in essa un eccessivo asservimento all’utilità pubblica e così tanta distanza da come la vorrei, mi domando quale sia la vera lettura da dare all’arte di oggi.

In modo caparbio voglio credere che, attraverso le loro capacità taumaturgiche e storiche, le profonde radici dell’arte sappiano dare sempre all’uomo la capacità di continuare a vivere, senza timori, attraverso la bellezza e la storia.

 

 

Nasce a Gradoli. Romano d’adozione, grande viaggiatore, espone frequentemente in tutto il Paese sia in veste di pittore che in quella di fotografo, sviluppando la sua vocazione per una rappresentazione provocatoria che denuda i luoghi comuni e le false verità. Ha partecipato a esposizioni collettive e individuali in Argentina, Grecia, Svezia, Belgio, Gran Bretagna, Israele, Sud Africa, Svizzera, Kazakhstan, Spagna. Le sue opere sono state pubblicate in numerosi cataloghi. Nel 2014 esordisce, in collaborazione col poeta Pietro Ulgiati, in  David and Matthaus, nella divisione Green, con la silloge Angeli e Marinai, con lo stesso poeta ha pubblicato un altro libro di poesie e pitture E non resta più nulla.                                Dal 2017, con altri artisti, gestisce la galleria d’arte  ARTHEKA 32, a Ostia Lido.