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Benedetta Jandolo

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Benedetta Jandolo nasce a Forlì dove frequenta l`Istituto d`Arte e inizia l`attività artistica. Eclettica e sperimetratrice trasmigra con agevolezza dal disegno al  ready-made alla cracking-art e l’installazione. A Bologna, dove attualmente vive, frequenta l'Università di Bologna ed ottiene il diploma di Disegnatore Anatomico e  a Venezia quello di pittura su legno, presso l`I.N.I.A.S.A. Propone le proprie opere in Italia e all`estero con mostre personali e collettive, è presente in collezioni pubbliche e private. Parallelamente all'attività artista, insegna anatomia artistica  e  discipline pittoriche  presso vari licei artistici. La Jandolo ha sempre seguito con entusiasmo l’evolversi della Land Art al Furlo dalla prima edizione.  In successione, ha portato ” La Città Smeralda”, “ Le Geomerie Solari “ , nel 2012  ha restaurato “ La Città”  e nel  2013 ha presentato “ Tempietto” .  Si innamora del “ Libro d’ artista”  su cui continua a lavorare,  fa escursioni nella Mail Art e nella Poesia Visiva, con un‘assidua attenzione al lavoro delle donne, come conferma nella bellissima mostra, che la  vede come curatrice: “Degli orditi e delle trame". 

 

Già nel 1991 presenta le sue opere in una personale e tre anni dopo  è  a New York   per una collettiva sugli  emergenti italiani.  Nel 2000, per Bologna città europea della Cultura, installa Porta San Donato  “Soma”  scultura in terracotta, ferro e legno. Tutto il primo decennio del Duemila è in giro per il mondo a presentare le sue ricerche, dalla Germania alla Slovenia, dall’America del Nord alla Francia.  Tantissime le sue opere in permanenza in collezioni pubbliche e private. Nel 2010 irrompe sulla scena della  Land Art, a  Sant’ Anna del Furlo.  Sulla indagine operativa in continua evoluzione sviluppata da Benedetta Jandolo hanno scritto diversi studiosi ed esperti del settore come Giorgio Celli, Andreina De Tomassi, Nicola Micieli, Rosanna Rici, Grazia Negrini, Gregorio Scalise, Vincezo Tomasselo, Silvia Napoli, Giovanna Pascoli Piccinini, Daniela di Monaco, Michele Turra, Lugi Vignali, Jolanda Pietrobelli. Marilena Pasquali, Beatrice Grasselli, Vladimiro Zocca, Anna Laura Alessandrini, Paola Goretti, Enzo Santese e Roberto Maria Siena. Le opere di Benedetta Jandolo si trovano in permanenza in numerose collezioni pubbliche e private italiane e straniere.  

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